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Museo delle Culture del Mondo - Castello d'Albertis, Corso
Dogali, 18 - Genova
Il percorso dentro la casa dell'etnografo, navigatore e capitano d'Albertis
rievoca le culture con le quali lo stesso è entrato in contatto durante
i suoi viaggi nei cinque continenti.
La visita al Castello rivela immediatamente il fascino subito da Albertis
durante la sua lunga vita da viaggiatore; questi infatti volle che la sua
dimora genovese fosse una stanza dei ricordi dove portare tutti i suoi trofei
coloniali e rivivere così le emozioni delle sue avventure.
Ma la visita offre anche spunti di tipo archeologico poiché il Castello
d'Albertis fu realizzato in stile Neogotico dal Capitano Enrico Alberto
su un collina di Montegalletto dove permanevano resti di fortificazioni
cinquecentesche e tardomedievali ancora ben visibili.
All'interno delle sale sono custoditi molti degli oggetti esotici che il
Capitano riportò dai tanti paesi visitaticome armi di varia foggia
quali cannoni e alabarde, archi e scudi, frecce, lance e scimitarre. E ancora
armature, corazze, balestre, piedi, spuntoni.
All'interno del Castello sono presenti inoltre 10 orologi solari; una vera
e propria passione per d'Albertis il quale ne costruì più
di 100 in tutto il mondo.
Nel bastione cinquecentesco che un tempo era abitato dalla servitù
del Capitano è ospitato il Museo delle Culture del Mondo con sezioni
dedicate alle civiltà precolombiane mesoamericane e alle popolazioni
indigene nordamericane. Altre sezioni sono dedicate all'Africa e all'Oceania.
Fanno parte dell'itinerario anche alcune delle 20 mila foto scattate dal
Capitano d'Albertis in cinquant'anni di esplorazioni e viaggi di ogni tipo.
Un ultima citazione spetta al parco del Castello Neogotico costruito dal
Capitano; in esso il visitatore può immergersi in un'atmosfera esotica
composta da laghetti e cascatelle d'acqua, un ponte levatoio e passaggi
segreti, grotte artificiali e finte rovine, specie botaniche di vario genere
e provenienza.
Notizie biografiche del Capitano d'Albertis
Il Capitano D’Albertis (1846-1932) fu un viaggiatore e scrittore.
Seguendo lo spirito romantico e mosso dalla passione per l'etnografia -
scienza nata nella seconda parte dell'Ottocento - si spinse durante i suoi
viaggi negli angoli più remoti del pianeta per mare e per terra usando
ogni mezzo di spostamento possibile.
Il Capitano era infatti un grande navigatore e a bordo del Violante
e del Corsaro - i suoi due velieri - viaggiò nel Mediterraneo
e nell’Atlantico seguendo le rotte dei grandi navigatori del Cinquecento
come Colombo e Vasco de Gama. Raggiunse San Salvador e fece il periplo dell'Africa.
Parlando della sua passione per la nautica inoltre e bene ricordare che
Enrico Alberto fondò anche il primo Yacht Club Italiano nel 1879.
Ma alla passione per i viaggi in mare unì anche quella per i viaggi
di terra facendo tre volte il giro del mondo utilizzando muovendosi a cavallo,
a dorso di cammello, in treno e in idrovolante.
Ma i viaggi di d'Albertis come detto in principio univano un sincero spirito
avventuroso ad una inclinazione scientifica che portò il Capitano
ad essere etnografo e anche naturalista. Aiutò infatti il Marchese
Giacomo Doria - fondatore del Museo
di Storia Naturale di Genova - ad ampliare le conoscenze dell'epoca
riportando dai suoi viaggi anche informazioni scientifiche su specie di
pesci e piante di molti dei Paesi visitati.
Informazioni utili per la visita
Orari:
da ottobre a marzo da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 17.00 (ultimo ingresso
ore 16); sabato e domenica dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso ore 17). Da
aprile a settembre da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 18.00
(ultimo ingresso ore 17); sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.00 (ultimo
ingresso ore 18). Lunedì chiuso. Telefono: +39.010.2723820,
fax +39.010.2721456 E-mail: [email protected]
Sito web: Museo
delle Culture del Mondo |